Facebook e i Video in Diretta: la nuova Frontiera del Potere?

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grafica cossu trieste video live facebookMark Zuckerberg non si risparmia mai e da un po’ le notifiche del colossale social ci tempestano di avvisi sui video in diretta dei nostri contatti.

Vediamo meglio che succede e come utilizzare a nostro vantaggio questo trend.

Avete costruito con cura e sapienza il vostro sito web aziendale?

Lo aggiornate con costanza e dedizione con le ultime news? Avete integrato una strategia social e delle campagne ad hoc per un’imbattibile brand awareness?

Se avete risposto sì col sorriso stampato sulle labbra e gli occhi luccicanti d’orgoglio a queste domande, vi sentite a cavallo, perché sapete di aver allocato diverse risorse in quelle direzioni e il tempo e le energie sono state ben spese e ne andate fieri.
Ma se non avete pensato, progettato e partorito una strategia video correlata potrebbe essere che il cavallo su cui credevate di galloppare zoppichi sempre di più.
Sì, perché mai come ora i video, soprattutto sui social, sono il nuovo potere. La gente è affamata di video da guardare, commentare, condividere e scaricare. E’ una nuova frontiera per sentirsi partecipi, per acquisire nuove informazioni e per sentirsi qualcuno. E soprattutto per emozionarsi, per ascoltare e fare proprie nuove storie.

Facebook si sta impegnando al massimo per sviluppare nuove funzionalità legate ai video e allo storytelling. E’ recente la novità che ha introdotto, in modo molto simile a Instagram, la possibilità di raccontare storie attraverso brevi filmati e con estrema facilità.

Tutti possiamo raccontare qualcosa ed essere ascoltati.

video facebook live

Con la novità dei video live gli utenti possono rendere partecipi, in pochi semplici passaggi, i propri contatti di ciò che accade nella quotidianità, anche trovandosi dall’altra parte del pianeta, e allo stesso tempo avere la certezza di essere seguiti grazie ad una notifica che verrà inviata ai nostri amici quando scegliamo di lanciare una diretta.

I ritardatari potranno comunque rivedere i filmati a diretta conclusa, perché resteranno accessibili e visibili sul proprio account come un qualsiasi altro post. Una rivoluzione che naturalmente sta coinvolgendo ed appassionando anche le aziende, dai grandi brand che ne fanno già un largo utilizzo, ai piccoli marchi che con lungimiranza intravvedono le grandi potenzialità del video storytelling.

La parola d’ordine è sempre emozionare attraverso contenuti mirati e di qualità anche se non serve improvvisarsi Oliver Stone per creare un video coinvolgente. Gli argomenti e le fonti sono inesauribili. Finora era possibile avere un controllo totale su ciò che mettevamo online sulla nostra pagina, dal video simpatico dei gattini che testimoniava la loro tenera nascita e la loro crescita attraverso un buon montaggio, al tutorial su come rammendare i propri jeans preferiti in quattro semplici mosse.

Il bello della diretta

Ora con la diretta bisogna muoversi più cauti, si sa. Un errore può costare caro perché non è possibile tagliarlo in post produzione.
Ma se sbagliano alla notte degli Oscar...Gli errori possono essere, talvolta, un modo come un altro per diventare virali, anche se non sempe è facile direzionarne i risultati.

Alla luce di questa rivoluzione, Facebook ha studiato e sviluppato nuove caratteristiche, per ora in versione beta e solo negli USA.

Gli Ad Breaks

Proprio come avviene in Tv, sarà a breve possibile inserire degli stacchi durante i nostri filmati live dove inserire video pubblicitari, ciò che il colosso di Zuckerberg chiama gli Ad Breaks.

Se abbiamo almeno 2000 followers, e lanciamo la nostra diretta di 4 minuti a cui assistono almeno 300 utenti, possiamo decidere di essere retribuiti attraverso uno stacco pubblicitario.

Quali siano i contenuti pubblicitari e come vengano scelti non mi è ancora chiaro. Se, ad esempio, un attivista ambientalista molto popolare lanciasse un video in diretta con uno stacco pubblicitario, non credo possa essere felice di veder passare la pubblicità della Mcdonald’s nella propria storia, ma sono sicura che Facebook ci stia lavorando o semplicemente si affidi alla targettizzazione.

Se qualcuno si stesse chiedendo come mai questa scelta di Facebook stia prendendo piede, la risposta è molto semplice: gli utenti passano online su mobile devices la gran parte del tempo e la loro attenzione, focalizzata sui contenuti, in particolare immagini e video, è sempre più alta.

Meglio della vecchia TV

Guardare un video in diretta sui social non è come guardarlo alla televisione, è molto di più. Prima di tutto, il fattore tempo è fondamentale. Sullo smartphone siamo veloci, diretti e quindi più concentrati: il succo della nostra attenzione è lì, su quel piccolo schermo che stringiamo in mano. Cosa c’è di meglio se non far apparire, in mezzo a quel concentrato di attenzione, un bel video promozionale che ci colpisca dritto al cuore? Ora pensiamo al modo in cui lo facciamo: non è un’attività solitaria come leggere una rivista o guardare una puntata della nostra serie adorata. E’ un comportamento che ci piace fare insieme, magari guardandolo con gli amici in un secondo momento, oppure commentando ondonald trump e i suoi videoline e condividendolo sulla nostra bacheca. Perché i video in diretta ci fanno sentire parte di una collettività e ci regalano l’ebbrezza di essere live anche noi, grazie alla funzionalità che permette di visualizzare, in tempo reale, chi sta guardando e cosa sta facendo. Questo è il nuovo potere dei video e insieme quello dei (micro) influencer.

Qualche guru del web afferma che per essere davvero cool bisogna pubblicare almeno un video al giorno. Un lavorone, sia per una grande azienda ma soprattutto per chi è appena all’inizio o semplicemente non conta più di due collaboratori nel proprio staff. Se volessimo qualche suggerimento su come impostare un video di successo, forse dovremmo attingere all’archivio pre-elettorale di Donald Trump: filmati brevi, contenuti semplici ma diretti e che fanno leva sui sentimenti più comuni e viscerali. Il tutto pompato da una musica incalzante. Non vorrei essere fraintesa: non sto promuovendo o supportando la sua linea politica, sto solo basandomi su un caso studiato per il consenso che ha ottenuto.

In fin dei conti, se ci pensiamo, nei suoi video non c’è nulla di innovativo. Ci sono quindi ancora tante strade da sperimentare!

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