L’ottimizzazione SEO spiegata semplice per liberi professionisti

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L'ottimizzazione SEO per liberi professionisti che gestiscono il proprio blog e un sito webLa SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, cioè l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Se hai curato il tuo sito web nel layout e nella grafica, hai sicuramente migliorato l’esperienza complessiva che avrà l’utente quando atterra sulle tue pagine web e darai senza dubbio un’ottima impressione di te e del tuo business.

Non basterà però il web design ad aiutarti nel posizionamento su Google e a farti trovare dai tuoi clienti. Parliamo principalmente di Google perché è il motore di ricerca più utilizzato in Italia.

Quindi cosa significa esattamente ottimizzare il tuo sito? 

Cos’è la SEO per un sito web e blog?

L’argomento è molto ampio e tantissimi sono gli elementi utili all’ottimizzazione SEO.

Proprio perché ormai il web è ricchissimo di contenuti, ottimizzare il tuo sito in un’ottica SEO non è un’operazione semplicissima e veloce, e soprattutto non è mai definitiva!

In questo articolo voglio illustrarti alcuni aspetti, tralasciando per ora il funzionamento del grande motore di ricerca e dell’intelligenza artificiale che lo regola.

Le persone sono al centro

In pratica l’ottimizzazione SEO significa fare in modo che il tuo sito sia la migliore risposta alle domande e ai problemi che gli utenti cercano online nel tuo settore.

Se ti occupi di cucina, ad esempio, un utente potrebbe cercare su Google “ricette vegetariane” e ottenere nelle Serp, cioè nei risultati di ricerca, un articolo del tuo sito perché effettivamente hai parlato sul tuo blog di vari menu vegetariani. Stai offrendo contenuti pertinenti e di qualità su questo argomento, molto probabilmente già visitati da altre persone.

Ecco su cosa devi concentrarti prima di tutto: sulle persone e su ciò che cercano.

Rispondere alle loro esigenze deve essere una tua priorità e un tuo obiettivo perché lo è anche per Google. E continuerà sempre di più ad esserlo, a prescindere dai cambiamenti e dai miglioramenti degli algoritmi di Google (che sono davvero frequenti, te l’assicuro!).

Quindi devi pensare a loro quando ti occupi dell’ottimizzazione SEO, prima che a Google.

Le parole chiave sono la soluzione?

Probabilmente ne avrai già sentito parlare. Quando si parla di SEO si pensa subito alle famose parole chiave come fossero la soluzione a tutti i problemi di posizionamento.

In realtà sono uno dei tanti aspetti da curare che, seppur fondamentale, non sempre ti garantisce il posizionamento tanto atteso.

Il motivo è molto semplice: allo stato attuale la competizione è talmente elevata che sarà difficile, soprattutto se il tuo sito è nato da poco, riuscire a cavartela semplicemente studiando ed utilizzando bene le parole chiave.

L’ottimizzazione per i motori di ricerca si basa anche sulle parole chiave, cioè sui termini che gli utenti cercano online quando vogliono trovare una risposta e una soluzione alle loro domande.

Parole chiave a coda lunga

Se non l’hai mai fatto, potrebbe sembrarti un’operazione semplice, eppure non lo è affatto. Prima di tutto perché devi toglierti il tuo abito da lavoro e indossare i panni dei tuoi clienti e quindi utilizzare gli stessi termini che userebbero loro quando stanno cercando un argomento simile al tuo.

Spesso alcuni miei clienti mi indicano un’unica parola chiave o comunque un gruppo di parole chiave molto generiche per i loro siti. In effetti è l’idea più semplice che viene in mente, peccato che non sia quella giusta.

Prendendo sempre l’esempio di un ipotetico blog di cucina, sarà molto difficile posizionarsi bene per la parola chiave secca “cucina” perché online la concorrenza sarà già vastissima e in campo ci sono siti molto più autorevoli che la utilizzano.

La strada giusta da intraprendere è invece studiare le cosiddette long tail keywords, cioè parole chiave a coda lunga, molto più specifiche e che si basano su una frase piuttosto che su un’unica parola.

Ad esempio, se prendiamo sempre il blog di cucina, potresti pensare di utilizzare per un tuo articolo la long tail keyword “ricetta per un menu vegetariano natalizio”, oppure “come preparare un primo piatto vegetariano natalizio”.

Come trovare le parole chiave?

Online esistono diversi tool che ti vengono in aiuto.

Uno di questi è Ubersuggest, gratuito, che ti permette di ricercare anche le parole chiave correlate, naturalmente impostandolo per la lingua italiana.

Attenzione però: fare i furbi con Google non è mai una buona idea! Evita quindi di fare keyword stuffing, cioè riempire in modo eccessivo la tua pagina web di parole chiave. Non solo peggiorerà l’esperienza di lettura dei tuoi utenti, ma anche il motore di ricerca reagirà di conseguenza interpretando come spam quell’abbondanza ingiustificata e forzata di parole chiave. 

Come fare per capire se hai inserito in modo naturale la tua parola chiave? Continua a leggere!

Un plugin per fare SEO

Ci sono diversi plugin che ti aiutano a fare SEO in modo corretto se utilizzi WordPress.

I due migliori sono Yoast SEO e All in One SEO Pack, entrambi in versione freemium, cioè in parte gratuiti.

Io li ho testati entrambi e mi trovo meglio con Yoast. Nella versione free Yoast ti offre già diverse funzioni importanti per migliorare la tua ottimizzazione SEO.

Una volta installato e attivato un plugin, non aspettarti che faccia tutto da solo mentre tu sorseggi il tuo tè e ti dedichi ad altro. Yoast ad esempio funziona bene se tu lo utilizzi in modo giusto, e quindi se inserisci la parola chiave di partenza, una meta description, il tag alt delle immagini e un’immagine in evidenza ecc…

Ti segnala inoltre la densità della parola chiave (di cui parlavamo poco sopra), se in percentuale è sufficiente o se dovresti inserirla anche nelle intestazioni.

Quindi pensare di utilizzare un plugin è un’ottima scelta, a patto che poi tu lo implementi e ci lavori con costanza.

La velocità di caricamento

Ma l’ottimizzazione SEO non è soltanto una questione di parole chiave.

Ci sono infatti alcuni aspetti che incidono sulla SEO, ad esempio la velocità di caricamento del tuo sito.

Se il tuo sito è lento, è probabile che un utente sia più propenso ad abbandonarlo.

Se pensi che la maggior parte della navigazione attualmente avviene tramite dispositivi mobili, ti rendi conto che i tempi di attesa sono importanti perché i tuoi utenti non hanno certo voglia di aspettare e perdere tempo per ottenere le risposte di cui hanno bisogno.

Semplicemente chiudono il tuo sito e si dirigono dritti dritti su quello di un tuo concorrente, aumentando così la bounce rate, cioè la frequenza di rimbalzo.

La bounce rate indica a Google che la tua pagina web è stata abbandonata dai tuoi utenti e di conseguenza, per il motore di ricerca, potrebbe essere un motivo per interpretarla come poco interessante e di scarsa qualità.

Per testare la velocità delle tue pagine web, puoi utilizzate PageSpeed di Google, che ti offre inoltre consigli e suggerimenti per migliorare eventualmente la velocità di una pagina del tuo sito.

Anche l’utilizzo di immagini troppo pesanti rallenta la visualizzazione.

Assicurati che i contenuti visivi a corredo dei tuoi articoli e delle tua pagine, pur rimanendo gradevoli e pertinenti all’argomento, abbiano una buona compressione e quindi siano facilmente visualizzabili.

Un altro fattore importante che può fare la differenza nella velocità del tuo sito è la scelta dell’hosting che hai acquistato per il tuo sito web.

Ottimizzare le immagini

Scegliere e inserire delle immagini a corredo dei tuoi contenuti è una parte importante. Le immagini non solo facilitano la lettura delle pagine e degli articoli, invogliando il lettore a soffermarsi sui tuoi contenuti, ma ti aiutano anche nel posizionamento su Google, se le ottimizzi lato SEO.

La cosa migliore in teoria sarebbe utilizzare immagini originali, magari scattate appositamente per il tuo progetto web oppure delle illustrazioni. Dico in teoria, perché in effetti non sempre è possibile e soprattutto facile a farsi (non per tutti, almeno).

Prima di tutto, dai un nome intelligente alle immagini che stai per caricare sul tuo sito, assicurandoti che all’interno ci sia la chiave di ricerca del contenuto di riferimento. Evita quindi nomi senza senso come image123.jpg o simili.

Se la parola chiave del tuo articolo è “spiagge libere in Sardegna” perché nel tuo articolo parli delle spiagge migliori dove andare al mare in Sardegna senza pagare il biglietto, la tua immagine si chiamerà, ad esempio, spiagge-libere-in-sardegna-agosto-2018.png

Allo stesso tempo, quando la pubblichi all’interno del tuo contenuto, ricorda di scrivere sempre il tag alt.

Il tag alt o testo alternativo, che puoi completare facilmente se utilizzi WordPress, dovrà essere un testo descrittivo dell’immagine con all’interno la parola chiave di riferimento.

Puoi anche inserire la didascalia dell’immagine, se ha senso in quel contesto, cioè se lo scopo è di arricchire l’esperienza di navigazione e di aumentare il valore del contenuto.

Se l’immagine è una semplice copertina dell’articolo o della pagina, potresti anche evitare di aggiungere la didascalia. Se invece è funzionale, perché in effetti mostra qualcosa di particolare e riprende parte del contenuto, potresti aggiungerla.

L’ottimizzazione SEO on-page e off-page

Per concludere, lavorare sulla SEO del tuo sito web è importante perché si tratta di visibilità e pubblicità a costo zero (poi dipende naturalmente come la fai) ma allo stesso tempo i risultati dei tuoi sforzi non avvengono dall’oggi al domani. Sono una questione di tempo e dipendono anche da un lavoro continuo e costante.

Hai fatto un grande lavoro per il tuo ultimo articolo, cercando fonti per confermare quello che dici e immagini e video molto belli per intrattenere il tuo visitatore. Hai anche trascorso del tempo prezioso per individuare le parole chiave del tuo target. Purtroppo questo lavoro non basta.

Ci sono altre operazioni che dovresti fare sulla tua pagina e anche al di fuori del tuo sito web.

La Seo on-Page e Off-page ti aiuta a posizionarti meglio e quindi a farti trovare più facilmente da chi è interessato a te e ai tuoi servizi e prodotti.

Vuoi saperne di più? Chiedimi una consulenza personalizzata!

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