Come proteggere la nostra Privacy Online? Alcuni semplici accorgimenti

0 Condivisioni

Mini guide sui social di Grafica Cossu

Passiamo la maggior parte del nostro tempo sul web e sui social eppure talvolta dimentichiamo che la nostra navigazione lascia dietro di sé una bella scia luminosa a discapito della nostra sfera privata. Come proteggere la nostra privacy?

Recentemente ho visto l’ultimo film con Tom Hanks, The Circle, che toccava proprio questo scottante problema e mi sono resa conto di quanto l’argomento sia quanto mai attuale e sentito.

Appaiono ciclicamente nella nostra newsfeed di Facebook improbabili avvisi dei nostri contatti che rivendicano, in modo alquanto bizzarro e forse maldestro, la proprietà totale di quanto pubblicato e diffidano il popolare social dall’impadronirsi senza autorizzazione di ciò che appare sul loro profilo, concludendo con un invito a copia-incollare quanto espresso per evitare cataclismi e valanghe.

Sono naturalmente post inutili nel loro scopo, anche se un fondo di verità c’è: tutte le operazioni eseguite online, tutto ciò che clicchiamo, rimane impresso e memorizzato tramite cookie di profilazione, a seconda del sito in cui ci troviamo e delle impostazioni settate (questo sito, ad esempio, non memorizza cookie di profilazione).

cookie e privacyQuesti “biscottini” che rappresentano il nostro identikit virtuale hanno lo scopo principale di trasformarci in clienti e possibili acquirenti. Ormai credo che lo sappiano tutti: la pubblicità, per la maggior parte delle volte, non ci viene presentata a caso sul nostro browser o sul nostro smartphone, ma segue appunto le nostre preferenze precedentemente acquisite. Vi sarà capitato di imbattervi su un’inserzione sponsorizzata di Facebook che vi consigliava gli accessori per gatti più trendy del momento quando un’ora prima avevate cercato sul motore di ricerca “tiragraffi per gatti”.

Si chiama remarketing, e se volete anche voi utilizzarlo per promuovere a pagamento la vostra attività o il vostro sito web, per esempio attraverso le campagne Adwords, sarà necessario avvertire gli utenti tramite una policy dettagliata e aver avvisato il Garante della Privacy.

Un altro episodio “curioso” capitò poche settimane fa ad un mio cliente a cui avevo progettato il design per le sue magliette: dopo aver ritirato le sue t-shirts col mio design stampato sopra in un noto negozio della città, aprì Facebook e immediatamente comparve una promozione molto accattivante per la stampa personalizzata di accessori. Mi chiamò esterrefatto perché non conoscendo le dinamiche e le strategie del remarketing, non riusciva a capire come fossero riusciti a sapere dove si trovasse fisicamente offline.

Siamo spiati costantemente quindi? Dipende.
Possiamo proteggere la nostra privacy? Sì, ecco alcuni accorgimenti.protezione e sicurezza online

Le impostazioni della privacy di Facebook

modificare privacy di facebookIn realtà Mark Zuckerberg è molto attento a darci un controllo quasi totale del nostro account. Abbiamo già visto le impostazioni privacy relative agli eventi che possiamo creare sul famoso social. Facciamo maggiore attenzione, quindi, anche a quelle relative ai nostri post, che possiamo modificare in qualsiasi momento aprendo la tendina che troviamo accanto al tasto “Pubblica”. Vedremo così che i livelli di sicurezza e riservatezza di ciò che pubblichiamo sono elevati: si va dalla visualizzazione pubblica (tutti possono vedere i nostri contenuti) a quella esclusivamente personale (solo io sono autorizzat* a vedere), passando per una condivisione solo tra amici o solo per alcuni contatti selezionati.

E’ molto facile mettere in sicurezza anche post o foto di cui siamo proprietari e che abbiamo già pubblicato in passato. Se lavorate da un computer cercate la freccia rivolta verso il basso che trovate in alto sul post, accanto alla foto profilo, e cliccatela. Si aprirà una tendina che vi permetterà di scegliere le modifiche che preferite. Se invece usate la app su smartphone, basterà un semplice click sulla freccina grigia in alto a destra del post: su questa finestra selezionate la voce “Modifica privacy”.

 

La possibilità di intrusioni indesiderate al nostro profilo può essere diminuita notevolmente se gestiamo in maniera corretta le nostre impostazioni. Andiamo a dare un’occhiata alla sezione “Protezione e accesso”, che troviamo cliccando “Impostazioni” dal nostro profilo. Qui possiamo decidere di ricevere una notifica ogniqualvolta avviene un accesso non autorizzato, che potremo tranquillamente controllare dalla finestra che ci indica il luogo e il dispositivo da cui ci siamo collegati e ci stiamo collegando.

impostazioni privacy su facebook

Inoltre possiamo anche aggiungere un livello di sicurezza maggiore aggiungendo un’autenticazione a due fattori, anche se poi l’accesso diventa un po’ più macchinoso.

Se non vogliamo incappare in situazioni analoghe al mio cliente, che si è percepito spiato anche offline, abbiamo la possibilità di disattivare la localizzazione di Facebook da smartphone seguendo semplicemente le indicazioni del Centro Assistenza.

Inoltre, sempre dalle Impostazioni, abbiamo anche la possibilità di scegliere come gestire le inserzioni che Facebook ci sottopone, scegliendo appunto la relativa voce e controllando le nostre preferenze sulla pubblicità anche al di fuori del social. Naturalmente cambiare di frequente la password di accesso è un altro buon accorgimento facile ed intuitivo da non dimenticare.

impostazioni generali di facebook

Queste sono solo alcune delle numerose impostazioni di cui abbiamo il controllo e che possiamo modificare quando vogliamo.

Sul Web

Credo sia superfluo raccomandare di usare un buon antivirus e una password unica per ogni account aperto online, e che questa sia composta da un certo numero di caratteri alfanumerici e possibilmente senza un diretto legame con la nostra vita. Scegliere una password che abbia solo il nome del nostro amato quattrozampe non è sicura, tanto meno quella con la nostra data di nascita e così via.

attivare navigazione anonimaSe proprio vogliamo sbarazzarci di qualsiasi cookie esistente quando siamo online, attiviamo sul browser la navigazione anonima, che ci permetterà di essere invisibili alla rete. Su Firefox basterà cliccare sull’icona    e scegliere il simbolo della mascherina. In modo analogo si potrà effettuarla anche su Chrome, anche se con quest’ultimo ci potrebbero essere ancora delle falle, come raccontato in un articolo di Wired.

Prestiamo attenzione anche alle mail di fishing, che sicuramente ci sarà capitato almeno una volta di ricevere. Possono sembrare autentiche e sicure perché provenienti da siti molto conosciuti o da brand popolari, come PayPal. Di solito ci avvertono che i nostri dati sono stati persi o il nostro account sta per essere per sempre cancellato, o ancora che abbiamo vinto una grossa somma di denaro e non dobbiamo fare altro che inserire le credenziali di accesso per riscuoterla.

In generale ormai dovrebbe essere intuitivo capire se sono mail di cui diffidare oppure no. Per sincerarci comunque passiamo col mouse sull’indirizzo del mittente e controlliamo ciò che appare sulla linguetta in basso a sinistra del browser: se vediamo nomi improbabili, sigle sconosciute che nulla hanno a che fare con noi o con chi si spacciano di essere, cestiniamola senza esitazioni. In aggiunta, possiamo segnalarla al vero sito di PayPal, soltanto per riprendere l’esempio sopra, così che possa prendere provvedimenti in merito.

Se effettuate acquisti online verifichiamo che la connessione sia sicura: se vediamo il lucchetto verde sulla barra degli indirizzi e https significa che il sito dovrebbe essere ok e che adotta un certificato di sicurezza SSL (Secure Socket Layer).

Per concludere, ho una bella notizia per i più diffidenti: il web diventerà sempre più sicuro anche grazie al percorso in questa direzione intrapreso da Google. Per chi non lo sapesse infatti, Big G ha intenzione di penalizzare in un futuro molto prossimo tutti i siti che non adottano un certificato di sicurezza. Saremo tranquilli al 100%? Appena conclusa la stesura di quest’articolo, pochi minuti fa, ho appreso purtroppo questa brutta news su un gravissimo attacco informatico forse tuttora in atto. La sicurezza totale non esiste. Quello che mi sento di consigliare però è di preferire, per quanto possibile, i prodotti tecnologici di casa Apple (e non è una pubblicità ma una questione di sicurezza).

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

0 Condivisioni
Pubblicato in Guide e taggato .