Perché ChatGPT è così popolare e come utilizzarlo nel Digital Marketing

2 Condivisioni
Come utilizzare ChatGPT nel Digital Marketing

AGGIORNAMENTO DI MAGGIO 2023 – ChatGPT è nuovamente accessibile per gli utenti italiani!

AGGIORNAMENTO DI APRILE 2023 – ChatGPT bloccato in Italia dal Garante per la Privacy

ChatGPT bloccato in Italia dal Garante per la privacy mostra questa schermata di avviso agli utenti italiani.
L’avviso che appare sul sito di accesso all’AI (Artificial Intelligence) ChatGPT per gli utenti italiani

Il Garante per la Privacy italiano ha ufficialmente bloccato l’accesso a ChatGPT agli utenti italiani in quanto violerebbe la legislazione in materia di privacy.

Stando a quanto si legge sul sito del Garante, il bot addestrato alle conversazioni con gli umani raccoglierebbe in modo illecito i dati personali degli utenti, non li informerebbe, come previsto dalla legislazione italiana, sul trattamento di tali dati e non disporrebbe neppure di un filtro per la verifica dell’età degli utenti, che dovrebbe essere superiore ai 13 anni.

Ciò accade dopo un data breach avvenuto alla fine di marzo al bot sviluppato da OpenAI, organizzazione di ricerca che non ha sede nell’Unione Europea.

Il Garante ha chiesto a OpenAI di adeguarsi alla legislazione italiana in materia di privacy entro 20 giorni dall’apertura dell’inchiesta, altrimenti sarà passibile di una pesante sanzione.

Il blocco quindi vuole essere una forma di tutela nei confronti dei fans italiani della nuova Intelligenza Artificiale.

In realtà il malcontento verso questa “tutela non richiesta” da parte degli utenti si è ben presto fatto sentire in rete, affiancandosi al plauso per la decisione del Garante da parte di chi ha sempre avuto diffidenza verso l’AI e in particolare verso ChatGPT, percepito più come un nemico soprattutto del lavoro digitale e non come un alleato.

Lo sviluppo e il diffondersi dell’AI continuerà lo stesso, nonostante il blocco italiano. Anche perché ChatGPT è solo uno dei tanti bot che si basano sull’intelligenza artificiale. La decisione di precluderne l’accesso agli utenti italiani sembra un tentativo di bloccare un fiume in piena con le mani…

Il blocco comunque sarebbe aggirabile scaricando una app VPN e quindi collegandosi a ChatGPT da un qualsiasi server non italiano. Oppure, più semplicemente, collegandosi alla piattaforma Poe.com da cui è possibile avere accesso a diversi bot, tra cui ChatGPT.


ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer) è una delle tante Intelligenze Artificiali che ha riscosso un enorme successo negli ultimi mesi.

Sviluppato da OpenAI, un’organizzazione specializzata nello studio e nello sviluppo dell’AI (Artificial Intelligence) e che vede anche Elon Musk tra i suoi fondatori, è nato per conversare con gli umani e diventare un sorta di “amico” nel fornire risposte precise e informazioni utili agli interlocutori umani.

ChatGPT non è certo l’unica forma di AI attualmente disponibile online, eppure cosa lo rende così popolare?

Perché ChatGPT è così popolare

Perché ChatGPT, l'intelligenza artificiale per le conversazioni con gli umani, è così popolare

ChatGPT è nato e si è sviluppato per rispondere e agevolare gli esseri umani nei compiti della vita quotidiana, oltre che in quella professionale.

Non risponde solo a domande tecniche ma anche a quesiti esistenziali. E lo fa a titolo gratuito e alla portata di chiunque abbia un computer o un telefono e una connessione dati.

“Ricorda” ciò di cui si è già parlato all’interno di una conversazione e impara ad affinare le proprie risposte in base ai feeback umani. Ma non è solo questo ad aver decretato il suo enorme successo.

  • La caratteristica che lo rende così popolare è la semplicità.

ChatGPT fornisce risposte in breve tempo, utilizzando un linguaggio semplice, molto spesso suddividendo il testo in punti ed evidenziando subito le parti salienti.

Ha inoltre un’interfaccia utente intuitiva, facilmente utilizzabile da chiunque, con pochi comandi essenziali, scarsissime opzioni, pochi link e bottoni.

L’interfaccia grafica di ChatGPT è spartana, dai colori essenziali, ha due modalità (una chiara e una scura) e non distrae con elementi grafici o immagini, ma ricorda molto da vicino le app di messaggistica instantanea che utilizziamo ogni giorno per comunicare come Whatsapp, Telegram, Messanger. Anzi, è ancora più essenziale e sono sicura che il suo design influenzerà in modo importante la progettazione di User Interface e il webdesign.

  • Inoltre deve il suo successo alla grande esigenza degli esseri umani di comunicare e, soprattutto, di ottenere risposte.

E non dimentichiamo che ChatGPT parla e comprende tantissime lingue.

Come utilizzare ChatGPT nel Digital Marketing

Possiamo utilizzare il chatbot per farci aiutare in modo totalmente gratuito nella nostra attività di Digital Marketing.

Attualmente ci sono due versioni di ChatGPT: una free, che ci offre comunque grandi funzionalità, e una premium, al costo di 20$ mensili per avere accesso prioritario alle nuove funzionalità.

Le tipologie di account su ChatGPT: gratuita e a pagamento

ChatGPT è un amico, un alleato, un collaboratore. Ma quanto è affidabile?

Lo stesso chatbot ci avverte: “Potrebbe a volte fornire informazioni non corrette” e “Potrebbe a volte fornire istruzioni dannose o contenuti parziali”.

Esempi, capacità e limiti indicati da ChatGPT su se stesso.

Dal momento che ChatGPT è istruito dagli umani con informazioni e conoscenze provenienti dalla rete (in pratica, da noi), è naturale che le sue risposte possano contenere degli errori.

Per questo è importante avere già delle competenze sull’argomento di cui si vuole conversare con il chatbot.

Ci si fa aiutare, non ci si fa sostituire, almeno non in questa fase.

Quindi, come utilizzare ChatGPT per il Digital Marketing?

Utilizzare ChatGPT per scrivere blog post e pagine web

ChatGPT ci può dare preziosi spunti e idee per gli articoli del blog, suggerirci i titoli migliori e riassumerci i punti chiave che dovrebbe avere una pagina web.

Le sue risposte non vanno copiate e incollate, secondo me, ma riviste, supervisionate, corrette, ampliate prima di essere pubblicate. E anche approfondite: da una prima domanda più generica, passiamo ad un quesito più specifico, che entri più nel dettaglio di un certo argomento.

È pur sempre un chatbot e le sue risposte sono piatte, senza personalità ed emozioni, peccano di creatività e originalità oltre a farci rischiare di essere penalizzati da Google per un articolo di bassa qualità.

Ho chiesto direttamente a ChatGPT come utilizzarlo per scrivere sul blog, ed ecco cosa mi ha risposto:

Utilizzare ChatGPT per la ricerca di parole chiave

Grazie all’AI la ricerca di keyword diventa una vera e propria esplorazione a costo zero, tanto da permetterci di mettere da parte altri strumenti e piattaforme per fare SEO e farci risparmiare un bel po’ di tempo e sforzi.

Iniziamo una conversazione chiedendo al chatbot che vogliamo posizionarci su Google per una particolare parola generica (o per un argomento) e poi, nella domanda successiva, possiamo approfondire chiedendo anche l’intento di ricerca.

E’ sorprendente leggere quanto dettagliata può essere la risposta, suddividendo così l’intento di ricerca:

  • informazionale: l’utente cerca informazioni generiche sull’argomento, come definizioni, tecniche, strategie e best practices;
  • navigazionale: si cerca un’azienda o un’organizzazione specifica che offra servizi o prodotti in quel settore;
  • commerciale: la ricerca è rivolta a prodotti o servizi inerenti proprio l’argomento richiesto;
  • transazionale: l’utente ha intenzione di fare acquisti online;
  • locale: l’utente cerca informazioni, prodotti o servizi nella propria area geografica;
  • comparativa: la ricerca è svolta per ottenere informazioni utili a confrontare diverse opzioni di quel prodotto o servizio;
  • specifica: si cercano informazioni su un prodotto o servizio avendo già in mente un argomento specifico del settore.

Servirsi di ChatGPT per i Social Media

Oltre a creare testo e descrizione per i post sui social, dopo avergli dato indicazioni precise sul TOV (Tone of Voice) e sul contesto, l’AI può aiutarci nella ricerca di hashtag.

Come per le keyword, anche in questo caso dovremo definire l’argomento, il social che ci interessa e chiedere una lista degli hashtag correlati (poi controllandone, come sempre, la qualità).

Possiamo anche integrarlo con altre piattaforme o altri bot per attivare conversazioni automatiche con clienti ed utenti dopo averlo istruito sul tono da adottare, sugli argomenti e sui termini più comuni utilizzati dal pubblico di riferimento.

Per seguire questa strada bisognerà avere accesso ai social come sviluppatori e da lì creare un bot da integrare con ChatGPT.

Ho chiesto a ChatGPT se fosse possibile eseguire anche un’analisi dei sentimenti degli utenti sui social rispetto ad un brand.

In un primo momento il bot mi ha risposto di sì, poi quando ho chiesto con precisione l’analisi di un marchio in particolare la risposta è stata: “Mi dispiace, ma come modello di linguaggio, ChatGPT non ha accesso in tempo reale ai dati degli utenti su Facebook, né ha la capacità di analizzare i sentimenti degli utenti sui social media in tempo reale. Inoltre, è importante notare che la raccolta di dati degli utenti sui social media deve essere eseguita in modo etico e in linea con le politiche sulla privacy dei dati degli utenti.”

In pratica, vuoi per problemi di privacy, vuoi per istruzioni etiche, ChatGPT non ci aiuta ancora in modo così avanzato, tradendo più che mai la sua impronta umana.

Chiedere aiuto a ChatGPT per l’Email Marketing

Una delle caratteristiche principali del bot è quella di saper comunicare in molte lingue.

Quindi, perché non sfruttarla per ampliare anche oltre confine la nostra mailing list e scrivere, senza troppi problemi, ad un pubblico multilingua?

Insegniamo a ChatGPT qual è il nostro pubblico, quali interessi ed esigenze ha, e chiediamo al nostro collaboratore non-umano di preparare una mail ad hoc, con parole e contenuti fatti appositamente per indurre i nostri iscritti ad aprire e ad interagire con la mail.

La mia opinione su ChatGPT

Inizialmente non mi aveva entusiasmato e credevo fosse solo un trend passeggero che stava vivendo il suo quarto d’ora di gloria.

Poi quando ho deciso di testarlo ho cominciato a divertirmi tantissimo. Certo, in un primo momento sono rimasta delusa dal suo design così scarno per poi rendermi conto che quel design era parte della sua fortuna.

Come ho già detto, secondo me il mondo del WebDesign verrà sempre più influenzato dalla semplicità e dall’essenzialità della piattaforma di ChatGPT.

Io e i miei colleghi dovremo progettare interfacce e layout sempre più chiari, immediati, che semplificano le scelte dell’utente senza fargli perdere tempo e senza neppure farlo pensare (come già spiegava molto bene Steve Krug in Don’t Make Me Think).

Per quanto riguarda le conversazioni con ChatGPT, alcune sono state così illuminanti da farmi capire quanto mi stessi perdendo in un bicchier d’acqua. Le risposte che mi forniva ChatGPT erano semplici, fatte di un linguaggio comprensibile a chiunque e andavano dritte al punto senza inutili dispersioni.

Ho sempre però utilizzato i suoi contenuti come base e come spunto, come una sorta di organizzatore di idee e concetti e mai come la risposta definitiva, da prendersi alla lettera.

E credo che ognuno debba capire quale utilizzo farne e con quali obiettivi per poterlo “assumere” definitivamente come collaboratore non-umano.

Il futuro di ChatGPT?

Considerando che ha visto la luce nel novembre 2022, è evidente che il bot è ancora in una fase sperimentale con enormi potenzialità di crescita. Non è l’unica forma di AI che può aiutarci online: c’è già Debuild, Voicepen, Dall-E e molti altri, ma ChatGPT è forse l’unico ad essere così semplice, intuitivo e flessibile.

Creerà un esercito di disoccupati, come molti temono, in un prossimo futuro? Sicuramente ci obbligherà alla trasformazione, all’evoluzione, forse ad una maggior specializzazione. E forse cancellerà delle figure professionali sostituendole con altre, più legate al mondo dell’AI e del Machine Learning.

Non dimentichiamo che la creatività, la fantasia, l’empatia umana non sono al momento sostituibili.

E tu, hai già utilizzato ChatGPT? Scrivimi la tua opinione nei commenti!

2 Condivisioni
Pubblicato in Digital Marketing, Nuove Tecnologie e taggato .
Inviami una notifica sui commenti
Notificami
guest
2 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Roberto
Roberto
17 Marzo 2023 12:15

Articolo molto chiaro e preciso!
Ho trovato davvero interessante l’osservazione sul fatto che l’interfaccia di Chat GTP probabilmente segnerà l’inizio di una moda nella grafica web.
Sono infatti convinto che la direzione in cui andremo in futuro sarà quella della riduzione delle distanze tra uomo e macchina, con interfacce utenti sempre più semplici e immediate.
Bellissimo articolo!